RITENZIONE IDRICA
In cosa consiste
La ritenzione idrica è un fenomeno molto diffuso a causa del quale l’organismo tende a trattenere liquidi negli spazi intercellulari nelle zone ricche di tessuto adiposo. L’effetto che si crea è il ristagno dei liquidi, ovvero il cosiddetto effetto buccia d’arancia, che si verifica quando la pelle presenta una caratteristica conformazione dovuta al fatto che a livello sottocutaneo sono presenti liquidi e cellule adipose in eccesso. La presenza di questa disfunzione, oltre a dare origine ai ristagni di liquidi che sfociano in edemi e gonfiori, ostacola anche l’eliminazione delle scorie e l’apporto dei nutrienti alle cellule che, nel lungo periodo, può causare insufficienza renale o altri tipi di patologie.
Chi colpisce?
La ritenzione idrica è una patologia che colpisce maggiormente le donne, specialmente quelle che conducono una vita sedentaria, sia per un fattore ormonale che per un problema di minore efficienza del sistema linfatico. Ma anche nell’uomo può verificarsi questo fenomeno, quando la dieta è troppo ricca di sale o si beve poca acqua. E si può avere ritenzione idrica anche nello sportivo, poiché chi fa sport, specialmente a livello agonistico, secerne quantità elevate di un ormone che si correla allo stress che promuove il richiamo di acqua e ne inibisce l’eliminazione. A volte la ritenzione idrica può colpire anche i bambini quando vi è la presenza di un accumulo di liquido, un edema, dovuto a carenze nutrizionali, come una dieta povera di proteine.
Cause e sintomi
Le cause della ritenzione idrica possono essere molteplici: ne esistono quattro diverse tipologie:
- Ritenzione idrica alimentare: è un tipo di ritenzione idrica che dipende dalla scorretta alimentazione, specialmente quando ricca di sale o da intolleranza al lattosio.
- Ritenzione idrica circolatoria: dovuta a un cattivo funzionamento del sistema venoso e linfatico.
- Ritenzione idrica da farmaci: derivante da abuso di farmaci come antinfiammatori, cortisonici, terapia ormonale sostitutiva e contraccettivi.
- Ritenzione idrica secondaria: legata a patologie gravi (insufficienza renale e cardiaca, patologie.
Come si manifesta?
In una prima fase la ritenzione idrica si manifesta come un senso di gonfiore che di solito colpisce le zone inferiori del corpo, ad esempio con gonfiore ai piedi o ai polpacci. Inconvenienti che, con il tempo, si possono estendere alle zone più sensibili all’accumulo di grasso, come cosce, glutei e addome.
In seguito, questi gonfiori tendono ad accentuarsi, trasformandosi in veri e propri edemi che possono essere considerati la manifestazione iniziale della cellulite e che, se trascurati, possono evolversi in stadi più avanzati.
Cosa fare per combattere la ritenzione dei liquidi
La ritenzione idrica è una vera e propria patologia legata al metabolismo, ecco perché è necessario andare a intervenire su diversi aspetti della vita di una persona, primo fra tutti l’alimentazione. Il ristagno di liquidi potrebbe, infatti, essere causato da scelte sbagliate legate alla propria dieta. Ecco, allora, qualche consiglio pratico da seguire:
- Eliminare il sale: meglio condire gli alimenti con spezie, limone o aceto.
- Assumere alimenti drenanti che favoriscono l’eliminazione dei liquidi, come il succo di mirtillo, succo di pompelmo, ananas, tè verde e tisane.
- Bere tanta acqua al giorno, soprattutto in estate quando la traspirazione fa perdere molti Sali minerali.
- Mangiare molta frutta e verdura: specialmente la frutta ricca di potassio che aiuta l’eliminazione del sodio in eccesso, e verdure come pomodori, cetrioli, peperoni, che oltre a essere ricchi di acqua contengono antiossidanti utili all’organismo.
- Preferire alle farine raffinate quelle integrali, che apportano i giusti nutrienti per una dieta equilibrata.
Inoltre, tra i rimedi naturali, possiamo trovare sicuramente la fitoterapia, che attraverso l’utilizzo di tisane ed integratori aiutano l’organismo a drenare i liquidi in eccesso. La prima erba che ricordiamo è la betulla, dalle proprietà notoriamente drenanti. Annoveriamo anche il tarassaco, l’uva ursina e la vite rossa.
Questi rimedi omeopatici possono essere assunti o sotto forma di integratori per bocca, oppure attraverso delle creme o olii essenziali da massaggiare.
Esercizio giornaliero
Un altro strumento alla portata di tutti per arginare il problema è l’esercizio fisico: mantenere il corpo in allenamento aiuta moltissimo lo smaltimento delle tossine attraverso il sudore e stimola il tessuto muscolare diminuendo drasticamente i rischi e i danni al sistema circolatorio. Consigliamo, quindi, di mantenervi in esercizio: il nuoto è l’ideale, poiché stare in acqua mantiene allenati tutti i muscoli del corpo senza sforzi esagerati.
È importante non dimenticare di mantenere una postura e una posizione corretta in ogni attività che svolgiamo durante la giornata. Infatti, camminare con la schiena storta, accavallare le gambe o sedersi in posizioni sbagliate rischiano di creare disagi all’apparato circolatorio degli arti inferiori, aumentando il rischio di insorgenza di ritenzione idrica.
Fonte http://blog.metodo3emme.it/ritenzione-idrica-cose-sintomi-cause-e-rimedi/